Terapia della agopuntura

      L'agopuntura, la branca della medicina tradizionale orientale che aiuta a lenire emicrania, nevrite, cefalea, infiammazioni ed artrosi in genere, annovera sempre più proseliti. Per l'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'agopuntura non è più da considerarsi medicina alternativa e viene praticata anche a carico del Servizio Sanitario Italiano. Sono molti a ricorrere a questa pratica, osteggiata fino a qualche anno fa, dalla medicina ufficiale. A introdurre l'agopuntura in Europa, è stato il maestro vietnamita Van Gghi Nguyen, che vive a Marsiglia.

       L'applicazione a fini analgesici costituisce il principale impiego dell'agopuntura, ma esistono numerosi altri settori clinici in cui tale metodica viene utilizzata. In ostetricia per esempio viene impiegata non solo per alleviare il dolore del travaglio e del parto, ma anche per indurre le doglie e correggere le anomalie di posizioni fetale. In ortopedia è consigliata da diversi autori per il trattamento del dolore lombare.

       Molti studi indicano che l'agopuntura può modificare la fisiopatologia e attenuare i sintomi di altre malattie, come langina pectoris, l'ulcera peptica, l'alterata funzionalità intestinale. Inoltre è indicata nell'asma bronchiale, sinusite acuta, rinite acuta, tonsillite acuta. Affezioni gastrointestinale quali spasmi dell'esofago e del cardias, singulto,gastrite acuta e cronica, colite acuta e cronica, stipsi. In campo neurologico, paralisi facciale, nevralgie del trigemino, paresi secondarie a ictus, sindrome di Meniere, enuresi sindrome cervicobrachiale.

       Secondo la medicina cinese il corpo umano è attraversato da una serie di "meridiani", una rete di canali che fa circolare l'energia. I punti più diversi del nostro corpo sono quindi collegati da queste correnti, che a volte subiscono delle variazioni negative che turbano l'equilibrio del corpo. Con la tecnica dell'agopuntura si agisce sia localmente che a distanza; nel secondo caso si opera in un punto per ottenere dei benefici in un altro, sempre allo scopo di recuperare l'equilibrio perduto. La zona che viene punta dall'ago è quella in cui il canale che fa circolare l'energia viene a contatto con la pelle. Gli aghi sono circa 1200 su tutta la superficie del corpo, ma quelli utilizzati più di frequente sono 250. Le sedute per ottenere qualche beneficio sono di solito 10, durano 20 minuti e gli aghi impiegati in media sono dieci-quindici. Non ci sono controindicazioni. Eccetto per i soggetti allergici ai metalli, dato che gli aghi sono di acciaio inossidabile, d'argento o di rame. Dopo l'affissione le endomorfine presenti nel nostro corpo vengono attivate grazie ad una lieve rotazione o pressione dell'ago, un pizzicorino indica l'attivazione.


Home

Napoli, 19/09/2013 ore: 13.06