Sarà riportata alla luce l'antica Atella, città risalente al V secolo a.C., dove ha origine il teatro italico. Il programma di scavo per il parco archeologico a ridosso del comune di Sant'Arpino, in provincia di Caserta prenderà il via nei prossimi giorni.
L'antica città, si estende su un territorio a ridosso di quattro Comuni e per la sua posizione geografica rappresentò nell'antichità un crocevia tra le culture greca, etrusca e sannita che ne influenzarono la struttura urbana e la storia.
Abitata dagli Osci, Atella subì l'influenza politica della vicina Capua condividendone le sorti quando nel 313 a. C. venne assoggettata dal potere di Roma durante la campagna per la conquista dell'Ager Campanus. Atella divenne famosa in tutto il mondo antico per un genere teatrale "Le fabulae atellanae", di cui c'è memoria con i racconti di Plauto e Svetonio.
Attraverso le fabulae venivano rappresentati vari tipi di personaggi della civiltà contadina di cui sono rimaste note le maschere: alla più famosa, infatti chiamata Maccus, gli storici fanno risalire la prima vera rappresentazione del Pulcinella odierno.
Siamo certi - ha detto il sindaco di Sant'Arpino - che sotto quel terreno vi siano i resti dell'antico anfiteatro in cui, come spiegano gli storici e lo stesso Cicerone, Virgilio lesse per la prima volta le sue Georgiche alla presenza dell'imperatore Augusto". Nel parco archeologico, riportato alla luce, saranno riproposti spettacoli antichi.