Ospedale a misura di bambola
Inaugurato a Napoli nel 1899.
L'ospedale, inaugurato nel 1899, nello stesso minuscolo laboratorio, ha mantenuto anche l'antica targa di pronto soccorso, bianca e rossa, incorniciata nel ferro battuto.
L'idea fu del nonno dell'attuale titolare, Luigi Grasso, che inizio' come passatempo a riparare bambole di cera o di pezza e, quando capitava, di porcellana. Poi suo figlio Michele, scultore di statue e di pastori, ne fece un vero lavoro, che Luigino comincio'; ad apprendere molto presto, al ritorno dalla scuola. Stipate all'interno della bottega ci sono creature di inimmaginabile bellezza e fattura, che con i loro occhi di vetro fanno rivivere tempi lontani.
L'arte sacra si mescola a quella profana. Bambole trasognate del Settecento o dell'Ottocento sembrano meravigliate di essere ancora li, oggetto di attenzioni e cure; pastori del Seicento e Settecento, l'epoca d'oro del presepio napoletano, sono in mostra alla rinfusa insieme con Madonne antiche di rara bellezza, curate amorevolmente da don Luigino.
L'ospedale si presenta ai numerosi turisti in giro per le viuzze del decumano inferiore come una succursale del paese dei balocchi. Le bambole d'epoca, con i loro abitini ingialliti e l'espressione triste, danno un tono particolare all'insieme. Teste, manine e gambe sono in attesa di tornare alle legittime proprietarie.
Prima dell'avvento di Barbie, la bambola era privilegio di pochi, a volte trastullo di principesse e regine; risalendo indietro nel tempo, scopriamo che le pupattole erano fabbricate con grande maestria artigiana, con il legno, poi con la cera, piu' tardi con la cartapesta e la porcellana. "Spesso aggiusto bambole per uomini e donne non piu' giovani. Non ha importanza il loro valore economico, ma soltanto quello affettivo", dice don Luigino conosciuto nel quartiere San Lorenzo come il "medico delle bambole".
A Canneto sull'Oglio in provincia di Mantova esiste un museo dedicato alle bambole: oltre seicento pezzi. Da quelle di biscuit, cartapesta e legno, a quelle di vinile, all'ultima arrivata Barbie; il tutto arricchito da un fantastico corredo di cavalli a dondolo, oggetti in miniatura, servizietti di ceramica, automobiline, puzzle, foto d'epoca.