Museo della canzone

      Fra non molto il centro Rai di via Marconi disporrà di un archivio della canzone napoletana. A farne parte saranno oltre 12 mila brani di vecchie e nuove melodie. L'accesso all'archivio digitale sarà possibile - tramite Rainet - da ogni parte del mondo e in più nella sede della Rai ci saranno postazioni dove sarà possibile scegliere i brani nelle varie versioni e fare ricerche per studi più approfonditi.

      Il direttore generale della Rai, Pierluigi Celli, ha detto che sarà molto impegnativo il lavoro di raccolta e restauro dell'immenso patrimonio sonoro conservato nei propri scaffali. La spesa per la selezione e riordino è di circa un miliardo. Intanto rivolge un invito a collezionisti e possessori privati di vecchi dischi di consentire la duplicazione di brani rari o sconosciuti.

      Da parte della Regione, dell'Amministrazione Provinciale e del Comune si sta lavorando già da qualche tempo per la creazione di un museo della canzone napoletana. Dopo Tokio, dove esiste uno spazio museale della melodia partenopea, anche Napoli avrà una struttura dove raccogliere spartiti, strumenti, materiale fonografico sparsi in collezioni pubbliche e private.

      Inoltre visto l'interesse dei napoletani e dei turisti per il Museo dell'attore allestito nel sottopasso di piazza Municipio, si è pensato di sistemare l'archivio De Mura nel più centrale sottopassaggio di piazza Trieste e Trento. Si tratta di una preziosa raccolta di testi di canzoni, manoscritti, dischi e autografi.

      I sottopassaggi cittadini diventeranno un punto d'incontro per cantanti, attori, autori e già si pensa a un corso di canto e composizione.

      


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Napoli, 15/01/2013 ore: 20.00