Tra Arte & Gastronomia
Superato l'incubo sars, guerre e attentati il turismo riprende i primi timidi passi, puntando su mete di qualità. Non più luoghi esotici con stressanti viaggi. L'Europa, la vecchia Europa con l'arte, l'archeologia, ville, giardini, castelli ritorna nei gran tour.
Non lontano dall'Italia, con comodi pullman o due ore di aereo si possono visitare gli incantevoli castelli della Valle della Loira con i suoi vigneti e l'ottima gastronomia.
Bagnata dall'ultimo fiume selvaggio d'Europa e dai suoi affluenti, la regione, unisce da secoli un patrimonio architettonico di fama internazionale ed una natura ricca e protetta.
La Valle capricciosa o calma, con le sue paludi, le colline dalle abbondanti vigne, fanno parte delle bellezze di una regione dove la natura, accuratamente valorizzata, n'è la regina. Per i suoi castelli rinascimentali, fortezze medioevali, abbazie, la Loira è stata inserita nel Patrimonio Mondiale dell'Unesco.
Non sola arte e cultura con i fiabeschi castelli, ma lungo le strade della Loira si possono seguire itinerari del vino e quelli gastronomici. Dal Berry al Loiret vicino ad Orleans è un vero invito a scoprire gli uomini e il loro savoir-faire, i paesaggi, i villaggi, le feste. Sancerre, Menetou-Salon, Quincy, Reuilly, Cateaux du Giennois e Chateaumeillant, i vini doc della regione, sono altrettante perle in uno scrigno di paesaggi molto vari. Le vigne, veri giardini del vino, permettono di scoprire, lungo i 3000 chilometri della strada, la ricchezza del patrimonio culturale e del territorio, che qui si nasconde, piuttosto che esibirsi.
L'idea della strada turistica dei vigneti è nata con la creazione del bureau interprofessionnel des vins du centre nel 1994. Il progetto era di allestire un asse turistico est-ovest che permettesse di proporre una strada dei vigneti della valle della Loira da Nantes a Sancerre. Anche Gérard Dépardieu, si vanta di produrre i suoi vini con metodi tradizionali, dalla lunga macerazione in antiche botti di rovere all'imbottigliamento senza filtrazione, come per la Cuvée Cyrano del 1990, andata subito esaurita.
Inserendosi in modo perfetto nell'ambiente geografico, turistico e culturale, la strada permette infatti, di legare tra loro tutte le ricchezze regionali. Bourges e le sue notti di luce, la strada della porcellana, i vasai artigiani della Borne, il Musee de la Sorcellerie, tutto dedicato alle streghe, la Citè de l'Or, Nohant, Briare, sono tanti punti di forza di un angolo di Francia che non chiede che di essere scoperto.
Chiesette medioevali, piccoli castelli, mulini per la carta sono disseminati lungo il fiume per circa 600 chilometri su piste ciclabili dalle porte della Borgogna all'Atlantico, attraversando Chambord e Cheverny. Scegliendo le canoe, pagaie in mano si attraversano i roseti e si arriva ai piedi di una falesia nel "jardin de la France". Oppure si può salire a bordo di house boat una vera casa galleggiante (facilissima da guidare).
Re, artisti illustri non si sbagliarono nel voler vivere in questa Regione dalle mille sfaccettature e dai mille volti. Più di dieci itinerari consentono di girare in lungo e in largo, tra parchi e giardini. Dal castello di Maintenon alla Maison Picassiette; dal castello di Chateaudun al villaggio troglodita di Tròo: da Bourgers al museo della stregoneria; dal castello di Sully-sur-Loire al parco Floral de La Source; dal castello di Chambord al museo del bracconaggio; dal castello di Villandry alla Pagoda di Chanteloup; dal castello di Chinon alla città ideale di Richelieu; dal castello d'Azar-le-Rideau alla casa di George Sand; dal parco naturale regionale della Brenne al Parco degli animali della Haute-Touche; dal castello di Chenonceau ai giardini del Prieurè Notre-dame D'orsan..
Da non perdere il Castello d'Amboise con gli splendidi giardini con novemila bonsai e la tomba di Leonardo da Vinci e 40 modelli delle sue invenzioni.