Nella sala giunta della Regione Campania, l'assessore all'Agricoltura Vincenzo Aita ha presentato, in sinergia con l'Istituto Mediterraneo di Certificazione, il progetto "Prodotti di pregio e sviluppo dei sistemi locali". La sperimentazione coinvogerà 11 aree pilota e circa 500 aziende agricole, ristoranti tipici, industrie di produzione di prodotti alimentari. Nelle imprese agricole prescelte si realizzeranno attività di vendita diretta (la "spesa in fattoria") promuovendo il contatto con i consumatori; nei ristoranti e trattorie prodotti tipici e nelle botteghe le vendite al dettaglio, anche attraverso la formazione di gruppi d'acquisto promossi dalle associazioni dei consumatori. Le imprese che hanno aderito all'iniziativa esporranno il logo "Masseria", intesa come azienda agricola, "Taverne", ristoranti e trattorie e "Botteghe" come negozi. Sono interessate all'attività pilota, le cinque province campane: Comunità montana dell'Ufita, Alta Irpinia, Partenio, Terminio Cervialto; Comunità montana del Taburno, Sant'Agata dei Goti; Comune di Cancello ed Arnone; comune di Procida; comunità montana della Penisola Sorrentina; Comunità montana del Busseto e della zona del Tanagro.
"La storia delle tante produzioni orticole e frutticole - ha detto l'assessore Aita - espresse dal territorio campano è talmente vasta che occorrerebbero interi volumi per trattarla... Questo grandissimo patrimonio di sapori, di colori, di cultura, rappresenta la vera ricchezza dell'ortofrutticoltura campana, tocca a noi tutti non solo custodirlo ma anche valorizzarlo, nel duplice obiettivo di farlo conoscere ma anche di utilizzarlo come fattore di sviluppo economico del nostro territorio".
Promuovere la qualità, in tutti i suoi aspetti e nella sua accezione più ampia vuol dire: creare fiducia nei consumatori con regole precise e vigilare sulla loro osservanza, ottenere prodotti di qualità ai vari livelli ma soprattutto valorizzare le risorse di tradizione e di cultura che esprimono i vari territori della regione.
Scopo del progetto stabilire delle regole e vigilare sulla loro osservanza; rendere riconoscibile e valorizzare l'impegno di quanti lavorano per ottenere prodotti di qualità ai vari livelli; valorizzare le risorse di tradizione e di cultura che esprimono i vari territori.
Per le 11 aree che hanno aderito all'iniziativa, sono stati impegnati da parte della Regione Campania, cinquecentomila euro. Potranno aderire al piano di sviluppo tutte le aziende che si sottoporranno al "sistema di qualificazione". L'insieme di regole e procedure che le imprese s'impegnano a rispettare e consentono di far conoscere al consumatore i pregi dei prodotti offerti. "La vendita diretta - ha detto Aita - consentirà enormi risparmi e prodotti genuini".