Presentato alla libreria Iocisto di Napoli il libro di Angela Matassa, Favole e leggende della Campania (Homo Scrivens editore). Con l'autrice sono intervenuti la giornalista e scrittrice Maresa Galli, la giornalista e scrittrice Gioconda Marinelli, il drammaturgo regista Fortunato Calvino; letture dell'attrice Marina Billwiller che cala con bravura il pubblico nell'atmosfera e nell'ambientazione dei luoghi di origine di vicende e personaggi.
Il volume raccoglie una parte dell'antica favolistica della Campania, terra fertile di fantasia e creatività, che ha dato i natali al più celebre tra i narratori: Gian Battista Basile. Alcune storie tratte da Lo cunto de li Cunti rientrano in quest'opera che nella prima parte saggistica ricostruisce il percorso di favole, leggende, riti dalla nascita ai nostri giorni. Ne spiega il significato sociologico e psicoanalitico Maresa Galli che fa un excursus della storia delle fiabe per giungere ai miti di oggi. A questo proposito Calvino apre il dibattito con gli studenti liceali presenti parlando di Gomorra, di miti negativi, dell'abbandono di alcuni quartieri e territori da parte dello Stato, dell'importanza dei giovani che sono il futuro. E di favole e del rapporto inevitabilmente conflittuale tra generazioni parla l'Autrice che a gennaio presenterà un lavoro teatrale con una summa delle sue favole in scena al Teatro Spazio Vomero, come racconta Valentina Magno. Appassionante l'intervento di Gioconda Marinelli, spesso impegnata in progetti letterari e teatrali con Matassa, così come gli interventi di Monica D'Angelo che esorta, ancora una volta, a sostenere la libreria per scongiurarne la chiusura.
I testi di Matassa, scritti in napoletano, con traduzione in italiano, costituiscono un prezioso scrigno senza tempo, come lo sono le storie che, nate a Napoli e in Campania, sono diventate spunto e ispirazione per le più celebri favole del mondo. Tanti attori ne prendono stralci per le loro rappresentazioni. Una lingua ricchissima, storie fantastiche che trasportano altrove con la fantasia, con racconti sempre nuovi di generazione in generazione, più necessari che mai.
ter.rov.