Funicolare Del vesuvio

      



      Inaugurata il sei giugno del 1880, la funicolare del Vesuvio, costretta a sospendere le corse per i danni dell'ultima eruzione del 44, ritornerà a "sferragliare", entro il 2010, sulle pendici dell'unico Vulcano attivo dell'Europa continentale. Il trenino su cremagliera, ispirò Peppino Turco e Luigi Denza a scrivere e musicare il celebre ritornello, jammo ja, 'ncoppa, jammo, jà, la dolcissima melodia di Funiculì, funiculà.

      Riuniti per la prima volta, nella Villa Favorita di Ercolano, sede rappresentativa della Regione Campania, il Presidente Antonio Bassolino, l'assessore ai trasporti Ennio Cascetta, il sindaco di Ercolano Nino Daniele, l'ex presidente e ora commissario straordinario del Parco Vesuvio, Amilcare Troiano, il direttore delle Ville Vesuviane Paolo Romanello, hanno discusso e definito il bando di concorso internazionale per il nuovo impianto di risalita del cratere con centomila euro di premio da presentare entro il 2008 e lavori da completare nell'arco di due anni.



      Il progetto dovrà rispettare il vecchio percorso, cinque chilometri, cinque fermate, carrozze di latta verdi e giallo, stile belle epoque. La distanza dovrà impiegare, come allora, dieci minuti e trasportare 450 passeggeri. Partenza dalla stazione Cook di Pugliano nel comune di Ercolano con arrivo a quota 850 metri, la base del gran cono. Vista mozzafiato sul golfo partenopeo e la Costiera Sorrentina e Capri, tra residui di lava e ginestre.

      Nell'euforia dell'evento atteso da anni, il presidente del Parco, Troiano ha dichiarato: “Entro breve apriremo il cantiere per i lavori di restauro dell'ex officina Cooke”. La stazioncina ospitava la centrale elettrica che, fino agli anni '50, alimentava l'intero impianto del trenino. E, già pronto – ha aggiunto – un progetto per trasformare lo scalo in un centro visite attrezzato, un luogo caratteristico dove ricevere informazioni, gustare prodotti tipici e acquistare gadget.

      Per gli operatori turistici della zona, Pompei, Ercolano, le Ville vesuviane, Boscotrecase, Castellammare di Stabia, il trenino costituirà un asso nella manica per rendere più appetibili i pacchetti offerti ai clienti, per il Vesuvio e per il Parco un nuovo passo in avanti sulla strada del definitivo rilancio del territorio.

      Il Vesuvio è stato sempre meta preferita da turisti, studiosi e vedutisti che hanno immortalato per generazioni il caratteristico cono. Si arrivava in vetta a dorso di asini, muli o con le portantine. L'autore dei “Documenti del circolo Pickwick”, Charles Dickns, racconta, in una sua corrispondenza, la spedizione fissando sia i caratteri dei portatori locali che “ avanzano gridando, guagliò ! So maccarone “ – sia le manie dei turisti stranieri “anneriti, abbruciacchiati, ustionati, accaldati”, ma felici dell'avventura.

      Importantissimo, a metà strada, l'Osservatorio Vesuviano aperto nel 1845 per volere di Ferdinando II e sede del museo.

      Sul finire del 1800 Ernesto Oblieght, un imprenditore ebreo-ungherese, ebbe la felice idea di costruire l'unico impianto al mondo in grado di scalare una montagna, fatta di pietra lavica, lapilli, fumarole. Le carrozze trainate da cavi di acciaio su due pulegge di legno erano alimentate da macchine a vapore, sostituite nel 1903 dall'elettricità.

      Il punto più alto del Vesuvio raggiunge i 1.282 metri s.l.m. Il cratere ha un diametro massimo di 650 metri ed una profondità di 230 metri. Alla base si trovano diverse bocche eruttive dalle quali sono fuoriuscite molte delle colate laviche di epoca storica, dal 1631 fino al 1944, anno dell'ultima eruzione. Ora sul Gran Cono del Vesuvio sono presenti piccole fumarole, segno del suo stato di riposo attivo.


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Napoli, 22/01/2013 ore: 19.12