Decumano maggiore - Da piazza Bellini a Piazza Riario Sforza.
Il percorso inizia da piazza Bellini (ove sono presenti resti delle antiche mura greche di Neapolis) e prosegue per via San Pietro a Majella e quindi per via Tribunali fino a piazza Riario Sforza, dove si erge la guglia di San Gennaro. Si possono visitare, lungo il percorso, la Chiesa di S.Antonio delle Monache con annesso convento delle suore francescane, costruito nella II metà del sec. XVI, secondo i canoni dell'architettura barocca napoletana.
All'interno decorazioni in stucco, marmi con intarsi di madreperla adornano l'altare maggiore. Proseguendo a pochi metri la Chiesa di San Pietro a Majella (sec. XIV). L'interno a tre navate con cappelle laterali, presenta un soffitto ligneo in cui figurano tele di Mattia Preti con episodi della vita di Celestino V. Poco più avanti la Croce di Lucca, l'interno è ad unica navata con cappelle laterali, nel soffitto a cassettoni è collocato il dipinto raffigurante la Madonna del Carmine e altri Santi. Pregevoli decorazioni marmoree della II metà del secolo XVII, adornano la navata e la tribuna. La Chiesa di Santa Maria Maggiore (Pietrasanta).
La presenza di un'antica Pietra Santa con una croce incisa ha dato origine alla più comune denominazione della Chiesa.L'interno conserva una pregevole pavimentazione settecentesca in cotto e maiolica.
Nella cripta vi sono testimonianze della primitiva basilica paleocristiana e resti di un mosaico d'epoca romana.
Nell'atrio antistante si innanza il campanile medievale, sec.XI dell'originaria Chiesa. La Chiesadel Purgatorio ad Arco. Annessa all'omonima Congregazione fondata nel sec. XVII per le celebrazioni in suffragio delle anime del Purgatorio, presenta un'unica navata con cappelle laterali. Nella zona absidale, riccamente decorata con marmi policromi, un altorilievo con teschio alato di Cosimo Fanzago evidenzia, unitamente ad analoghe testimonianze artisti che poste all'esterno della struttura,il tema della morte profondamente sentito nella tradizione popolare.
Dipinti di Massimo Stanzione, di Andrea Vaccaro e di Luca Giordano adornano, l'altare maggiore, le cappelle della navata. San Paolo Maggiore. Costruita nell'VII sec. nell'area del foro della città greco-romana sulle rovine del tempio dei Dioscuri. A decorrere dal XVI secolo la chiesa paleocristiana venne notevolmente ristrutturata ad opera degli architetti Francesco Grimaldi e G.B.Cavagna. L'interno a croce latina è a tre navate con cappelle laterali.
Decumano inferiore - Piazza del Gesù a San Gregorio Armeno.
L'itinerario del Decumano Inferiore parte da piazza del Gesù e arriva in via San Gregorio Armeno, la via dei pastori. La prima sosta, la visita alla Basilica del Gesù Nuovo che risale al '500. Sorto sull'area del palazzo Sanseverino (il bugnato della facciata, quattrocentesco, è quello originario del palazzo). Dall'impianto maestoso,con splendidi pavimenti e rivestimenti delle pareti con marmi policromi, conserva pregevoli opere di pittura e scultura. Si prosegue per via Benedetto Croce dove si trova la chiesa di Santa Chiara, una delle opere più importanti volute a Napoli dai sovrani Angioini. Risale al '300 fu rinnovata nel 700 da Domenico Vaccaro.
In piazza San Domenico Maggiore la basilica edificata alla fine del Duecento in forme gotiche ha subito profonde trasformazioni, divenendo barocca nel'600 e tornando allo stile originario con i restauri dell'800.
Nell'annesso convento visse e insegnò San Tommaso d'Aquino. Poco più avanti la chiesa di Sant'Angelo a Nilo,la chiesa dei Santi Filippo e Giacomo e il complesso conventuale di San Gregorio Armeno.
Decumano Superiore - Da via Pisanelli, si percorre via Anticaglia e si prosegue fino a via San Giovanni a Carbonara.
Lungo il percorso, da visitare, la Chiesa San Giuseppe dei Ruffi, la pinacoteca dei Girolomini, gli scavi del Duomo che vanno dall'età greca, all'alto medioevo; la chiesa di Santa Maria Donnaregina, con il sepolcro della regina Maria d'Ungheria, di Tino da Camaino e Gagliardo Primario, inoltre vi sono celebri affreschi della prima metà del trecento. A poca distanza un'altra chiesa con lo stesso nome di stile barocco. Più avanti la chiesa dei Santissimi Apostoli e infine, la chiesa di San Giovanni a Carbonara che risale al 1343, ampliata nel'700 su disegno del Sanfelice, custodisce il monumento di re Ladislao, il sepolcro di ser Gianni Caracciolo e il monumento di Miroballo.