Dal calesse alla funicolare
Forse perchè magnetizzato dalla venerazione di moltitudini, sin dai tempi più remoti, quando ospitava il tempio della dea Cibele, e successivamente quando è diventato sede del più famoso santuario mariano dell'Italia meridionale, Montevergine ha sempre esercitato su tanti fedeli un potente fascino ed una profonda suggestione.
Per secoli, numerose schiere di pellegrini si sono avvicendate sui sentieri impervi della montagna e tracciato cosi la strada con il loro frequente calpestio. La devozione alla Madonna Bruna, infatti, ha sempre rappresentato, e lo fa tuttora, un forte richiamo, a dispetto di tutte le mode e nonostante le ideologie contrarie.
Ne parlano Maria Rosaria Irbicella ed Antonio Limone, autori di un volume tuttora reperibile in libreria per i tipi di Pellecchia dal titolo "Passeggiata a Montervergine:dal calesse alla funicolare".
Partendo da documentazioni che narrano l'ascesa al "monte sacro" nei tempi antichi, gli autori colgono l'occasione per citare avvenimenti storici di rilevante importanza, come la fondazione della Congregazione Verginiana, nuovo tronco dell'annoso albero benedettino, avvenuta nel 1119, e la traslazione a Napoli delle reliquie di San Gennaro, custodite nel Santuario di Montevergine per circa tre secoli e mezzo.
Nè mancano riferimenti leggendari circa l'origine della montagna-Partenio che, si tramanda. Sarebbe stata frequentata da Virgilio, il quale a questi luoghi si sarebbe ispirato per la composizione delle Bucoliche e delle Georgiche.
E cosi pure sono presenti episodi folcloristici che fanno da contorno al nucleo centrale del tema : i mezzi trainanti che hanno consentito l'afflusso di milioni di pellegrini sul massiccio montano del Partenio. A partire dal calesse, calpestatore di sentieri impervi, per proseguire con le auto scoperte lungo la rotabile mozzafiato, sino all'attuale modernissima funicolare. A questo argomento è dedicata dagli autori la parte più ampia del libro, in considerazione del fatto che essi sono consapevoli di trattare un tema tanto meritevole quanto sino ad ora poco divulgato.
Il lavoro che si conclude con un capitolo dedicato alle prospettive turistiche della zona, in vista del costituendo parco regionale del Partenio, è corredato di un interessante album fotografico in cui le immagini rendono testimonianza agli eventi descritti.
Una passeggiata al Santuario di Montevergine è anche una ghiotta occasione per la visita alla mostra permanente dei presepi provenienti da tutto il mondo.
Dal presepe nello spazio, a quello della Venezia settecentesca, a quello regalato dalle Isole Vergini a quelli dell'Estremo Oriente.
Il capolavoro della mostra è un presepe che si estende su oltre dieci metri, realizzato nella Napoli del '700. Numerosi i pezzi di pregevole fattura realizzati in legno provenienti dalla Valgardena oltre ai presepi in vetro di Murano e in ceramica.