Napoli paleocristiana

Catacombe di San Gennaro

      Si accede dalla Basilica dell'Incoronata a Capodimonte. Le Catacombe di San Gennaro, scavate nella collina sono il risultato di ampliamenti e fusioni di ipogei antichissimi che si sviluppano su due livelli sotterranei. Le numerose pitture e i pregevoli mosaici consentono di ripercorrere lo sviluppo dell'arte cristiana dal III al IX secolo. Il tufo giallo ha permesso realizzazioni architettoniche ardite e uno sviluppo topografico singolare.

      La catacomba inferiore rivela un progetto unitario. Quella superiore si slarga addirittura in una suggestiva Basilica sotterranea che ha quale punto di riferimento la tomba di San Gennaro e la cripta con sepolture di vescovi napoletani ritratti in preziosi mosaici. Suggestivo il ciclo catechistico affrescato nella volta del vestibolo superiore, testimonianza più antica della penetrazione del cristianesimo a Napoli. Interessanti le pitture del IV sec. con simboli e raffigurazioni bibliche. Si tratta del più importante complesso paleocristiano del Mezzogiorno.

      

Catacombe di San Severo



      Sempre a Capodimonte si trovano le Catacombe di San Severo. Unico cubicolo, risale al V secolo. Al centro una raffigurazione di colore nero. A destra e a sinistra gli apostoli Pietro e Paolo e una croce gemmata, segno della vittoria del cristianesimo. Buona prospettiva. La scoperta risale al 1865 ad opera del Gargante. La visita è consentita previo appuntamento telefonico 081454684.

      

Catacombe di San Gaudioso



      Si accede dalla popolarissima piazza Sanità. Si sviluppano sotto la Chiesa di Santa Maria (conosciuta anche come di San Vincenzo). La loro origine è legata alla venerazione per San Gaudioso, morto tra il 451 e il 452. Secondo una antica tradizione Gaudioso vescovo di Abitina in Africa giunse a Napoli dopo che il Re Genserico dopo averlo depredato di tutto lo aveva fatto salire su una vecchia nave e abbandonato in balia del mare.


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Napoli, 23/01/2013 ore: 12.04