Riserva naturale degli Astroni
Ci si arriva uscendo dalla tangenziale ad Agnano. Proseguendo sui tornanti si giunge al parco voluto da Alfonso d'Aragona. La tenuta era popolata all'epoca dei reali da animali selvatici e vi si svolgevano importanti battute di caccia. Per fortuna sono tuttora presenti uccelli e una folta vegetazione. Da qualche anno l'oasi di verde, a poca distanza dalla città, è affidata al World Wildife Fund (WWF) che organizza visite guidate il sabato e la domenica alle ore 10, 12 e 14.
Bosco di Capodimonte
L'ingresso da porta Grande o da Porta Piccola tutti i giorni. Fu progettato dall'architetto Ferdinando Sanfelice e si estende su 125 ettari. Conserva una ricca vegetazione e vi sono alcune costruzioni come la chiesa di San gennaro e la Real Fabbrica della porcellana, la casina della regina, il convento dei cappuccini e le scuderie di ferdinando di Borbone.
Parco dei Camaldoli
E' stato riaperto il Parco dei Camaldoli con oltre 135 ettari. Il parco solo in parte completato dispone di otto campi da gioco per discipline varie e si estende attraverso i suoi vialetti per 124 chilometri.
Si accede da via Camaldolilli, via Montelungo, via S.Ignazio di Loyola e via Cupa di Pastore.
Parco della Floridiana
In via Cimarosa a poca distanza dalle tre funicolari. Ingresso libero tutti i giorni dalle 9 ad un'ora prima del tramonto. La villa fu acquistata da Ferdinando IV in occasione del suo matrimonio con la figlia del duca Vincenzo di Floridia. La residenza fu ampliata con l'acquisto di altri poderi limitrofi e chiamata Floridiana in onore della consorte. Nei viali alberati statue, fontane oltre al Museo Duca di Martina e di prossima apertura un auditorium sotterraneo.
Parco San Pietro a Patierno
L'estrema periferia della città, San Pietro a Patierno, può vantare un'area verde attrezzata con giochi per bambini, campi da bocce coperti, area pic nic e piazzole di sosta per biciclette. Il parco è stato recuperato con una spesa di 174 mila euro e sei mesi di lavori.
"Sono particolarmente contenta di poter celebrare l'apertura di un'area verde in questo quartiere - ha detto il sindaco - questo sottolinea l'impegno dell'amministrazione e la sinergia con il consiglio di quartiere".
Parco Virgiliano
E' stato riaperto, dopo anni di lavori e completamente ristrutturato il Parco Virgiliano (per i più anziani, Parco delle Rimembranze) a Capo Posillipo. Un panorama mozzafiato che spazia sul golfo da Nisida a Pozzuoli, Trentaremi, la Gaiola, il Vesuvio. Sono oltre dieci ettari di giardino con doppia illuminazione dall'alto e da terra; i viali con pietre di tufo e in piperno. Due parchi attrezzati per i bambini, 25 mila metri quadrati di prato. Un anfiteatro, un campo di atletica, una targa dedicata a Pablo Neruda. All'ingresso una fontana, una pista di pattinaggio, eleganti chioschi per la vendita di gelati, bibite. Si possono noleggiare bici. I cani al guinzaglio con palettina. La cosa stupefacente la vegetazione: in un solo fazzoletto di terra, centinaia di varietà. Piante, fiori: dall'iperico, all'alloro, alla bunganville, gelsomini, iris, ortensie, ginestre, lavanda, oleandri, roseti. Molti alberi sono stati salvati, lecci, olivi, roveri altri sono stati piantati, le piante messe a dimora oltre settantamila. In futuro il Virgiliano dovrebbe essere unito all'adiacente parco archeologico di Pausylipon, creando un'area di grande rilievo storico-paesaggistico. E' aperto tutti i giorni, dalle prime ore del mattino a sera inoltrata, secondo le stagioni.
Parco Viviani
Percorso panoramico con splendidi scorci sul golfo, quasi aereo in alcuni punti. In origine era un fondo rustico, abbarbicato sulle balze rocciose, del quale sono stati preservati alcuni esemplari di piante da frutto come agrumi, fichi, albicocchi, integrati da palme. Particolare e caratteristico è l' "occhio di monte", resto della vecchia cava di tufo locale al quale si accede con una scala a spirale o con l'ascensore. Parco gioco per i più piccoli.
Parco Troisi
Architettonicamente mescola forme geometriche, con percorsi a squadro, e direttrici regolari, ed elementi paesaggistici. La collinetta artificiale e il laghetto di 8000 metri quadri che funge da vasca di accumulo delle acque d'irrigazione ne fanno un punto particolare attrazione nella zona. La flora annovera specie mediterranee e nostrane: pini, lecci, bagolari, pioppi, tamerici,palmizi, magnolie, cedri e talune essenze rare.
Parco del Viale del Poggio
Di grande impatto panoramico, il percorso principale si snoda in leggero declivio passando accanto al laghetto alimentato da cascatelle e realizzato sul fondo della cava, conducendo ai punti panoramici sotto i pergolati. Il parco digrada ancora su vari livelli terrazzati, coperti di ginestre e fioriture scalari tra cui la Medicago arborea, endemica della zona partenopea, e olivi. Accanto ai pini e ai lecci, si possono apprezzare i bambù e le sterlizie affacciate sul lago. All'ingresso, un'area riservata a piccolo giardino botanico.
Parco Scampia
L'area ha una particolare struttura a fasce concentriche che distinguono tre zone: la "strada-parco", alberata con pioppi, ontani napoletani e sofore; il parco esterno con scarpate di raccordo coperte di elementi vegetali di notevole rusticità e valore e il parco interno, protetto da recinzione. La presenza dell'acqua caratterizza il giardino: da una collina artificiale discende una cascata che alimenta uno dei due laghetti posti alle estremità del parco. L'impianto è dotato anche di un'ampia piazza in asse con un'alta fontana al centro e, a lato, pergole di glicine e gelsomino. La flora: palme, ficus, agrumi, rose, macchie di formium, yucche e gruppi arborei di falso pepe. Aree attrezzate per bambini.
Parco San Giovanni a Carbonara
Sull'area annessa all'omonimo complesso religioso è stato restaurato questo giardino, esempio emblematico di antico hortus conclusus, nascosto alla vista da alte mura. Molto formale e geometrico, questo tipo di ambito, derivato direttamente dal modello romano, oscillava tra una finalità estetico-contemplativa e quella pratica e produttiva. San Giovanni a Carbonara si connota come giardino dei semplici, in cui i monaci coltivavano, nel rigore di una tecnica attenta e di una antica sapienza, piante aromatiche e medicinali, mentre i tradizionali agrumi fornivano un'integrazione preziosa alla dieta, creando nel contempo un ambiente di particolare, intima suggestione.
Altri parchi
Parco Repubbliche Marinare; Villa letizia; Robinson al viale Kennedy; Mianella; Ventaglieri a Montesanto; Falcone e Borsellino; Villa Vittoria; De Simone; Fratelli de Filippo; S.Maria della Fede; IV Aprile; di via Guarino; di Via Aquino; del Cassano; Lieti.
Nuovi parchi cittadini
Napoli, sempre più verde. Ai venticinque parchi aperti in questi ultimi anni, si aggiungono quelli di viale Del Poggio e di via San Giovanni a Carbonara, inaugurati nei giorni scorsi.
L'Oasi del Poggio, con gli oltre quarantamila metri quadri si colloca al quarto posto in ordine di grandezza dei parchi cittadini. Al primo posto il Parco dei Camaldoli (200 ettari), la Villa Comunale con i circa 10 ettari, il Virgiliano al Parco delle Rimembranze con oltre 8 ettari.
Il giardino di viale del Poggio ai Colli Aminei ricavato da una cava di tufo è stato costruito su bozzetti di un architetto che aveva disegnato la scalinata di Capodimonte e del San Carlo.
L'area si può definire Orto Botanico per la ricchezza delle piante, delle centinaia di alberi e per le essenze di pregio come le canne di bambù che serviranno a scopo didattico per le scuole della zona. Il parco aperto tutti i giorni dispone di un'area attrezzata per i giochi dei bambini, un laghetto sotto una bella cascata e un isolotto che funge da palcoscenico per una platea di circa 500 persone.
Dall'alto dell'Oasi del Poggio si domina la Reggia, il Belvedere di Capodimonte e l'Osservatorio Astronomico; da una seconda terrazza il Belvedere di San Martino e Castel S.Elmo e dalla terza terrazza si può ammirare in lontananza il porto e Mergellina.
E' stata una vera fortuna, ha detto all'inaugurazione dello spazio verde il presidente della circoscrizione, aver potuto restituire alla città un'ampia area abbandonata prima sfruttata come cava, poi utilizzata come campo per le roulotte dei terremotati, infine su proposta di un assessore comunale si voleva trasformare lo spazio in parco dell'amore per le coppiette in macchina.
L'altro Parco è annesso al complesso monumentale di San Giovanni a Carbonara che risale al 1343, si estende su un'area di circa 4500 mq ed è ricco di rari esemplari di alberi da frutta e di piante medicinali. Come gli altri giardini è aperto al pubblico dalle otto del mattino fino al tramonto. Un polmone di verde restituito a un popoloso quartiere come quello di Porta Capuana, Ferrovia e Forcella.