Stupenda villa sul mare
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Il comprensorio di Villa Rosebery, la residenza napoletana del Capo dello Stato, è situata sul Capo di Posillipo, in via Ferdinando Russo. Esteso su una superficie di oltre sessantaseimila metri quadri, di cui solo quattromila coperti da fabbricati, si sviluppa in declivo verso il mare, con un dislivello di circa quaranta metri.
Nella parte più bassa del parco si trovano la Casina a mare e la piccola Foresteria, prospicienti il porticciolo. In posizione più elevata la Grande Foresteria che oggi ospita il Presidente della Repubblica; poco più avanti la palazzina Borbonica, composta da numerose sale di rappresentanza. Durante la presidenza Cossiga fu costruito un orribile manufatto che doveva servire per le riunioni. Lungo i viali pini secolari e monumentali cipressi. Le siepi sono costituite prevalentemente da essenze della macchia mediterranea quali allori, bossi, mirti, lentischi e filiree. Palme di vario tipo, washingtonie, phoenix e chamaerops, arricchiscono le aiule insieme a bellissimi esemplari di cycas.
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Numerose le agavi americane ed esemplari esotici quali il philodendro selloum e la sterlizia nicolai dal particolare fiore bianco. Il percorso del lungomare verso la Peschiera è ricco di siepi di pittosporum tobira dai profumatissimi fiori, spalliere di bounganvillea, oleandri, hibiscus ed altre fioriture policromatiche, che ben si adattano al mite clima partenoepo. Le aiuole intorno alla palazzina borbonica sono arricchite da esemplari di camelie e corbezzoli su cui svettano lecci secolari. Sullo sfondo il tempietto neoclassico con una scaletta che consente la discesa a mare.
Villa Rosebery ebbe origine nel 1801 con l'acquisto da parte del conte austriaco Giuseppe de Thurn. Nel 1820 il Thurn vendette la proprietà alla principessa di Gerace e al figlio don Agostino Serra di Terranova. I nuovi proprietari trasformarono la tenuta da agricola a residenziale. Nel 1857 i Serra vendettero la proprietà a Luigi di Borbone, comandante della Marina napoletana e marito della sorella dell'imperatore del Brasile Pedro II. Nella villa denominata "la brasiliana", fu costruito anche il porticciolo. Nel 1897 fu ceduta all'ex primo ministro britannico lord Rosebery, che ne fece un luogo appartato, adatto ai suoi studi storico-letterari. Nel 1909 lord Rosebery donò la tenuta al proprio governo e da quest'ultimo, ceduto al governo italiano, nelle mani di Mussolini.
Una targa all'ingresso indica "Villa Maria Pia" dal nome della primogenita del principe Umberto; qui la famiglia reale trascorse ameni soggiorni ma anche momenti difficili, fino alla partenza nel 1946.
Durante il Maggio dei monumenti, per soli due giorni, la villa è stata aperta a un numero esiguo di visitatori. L'auspicio sarebbe quello di consentire a un maggior numero di cittadini di visitare, in determinate occasioni, uno dei gioielli di Napoli.