Salotti di Napoli

Galleria Umberto I

      



      Inaugurata nel 1892 la Galleria Umberto I, si inserisce nel piano di risanamento e riassetto urbanistico resosi necessario in seguito all' epidemia di colera che aveva colpito Napoli nel 1884 e che portò allo sventramento delle zone malsane a ridosso di via Toledo, vicoli stretti e bui.

      Il complesso architettonico, costruito su progetto dell'ingegnere napoletano Emmanuele Rocco, con l'intento di realizzare un centro commerciale coperto, è composto da quattro grossi edifici indipendenti, ma collegati tra loro da una struttura in ferro e vetro che copre la crociera i cui quattro bracci, che si dipartono da una ampia cupola,si aprono rispettivamente su via San Carlo, via Toledo, via Santa Brigida, via Verdi.



      Un ingresso secondario è l'angiporto, su piazzetta Matilde Serao. La facciata dell'ingresso principale, lato San Carlo, è costituito da un ampio colonnato aperto, arricchito con statue e fregi decorativi. All'interno il rapporto tra la parte in muratura, con le sue linee neorinascimentali, e la struttura in ferro e vetro, risulta armonioso.

      La pavimentazione è in marmo con al centro i segni zodiacali. La resa estetica non ha nulla da invidiare alla galleria di Milano, costruita nel 1865 ed alla quale viene spesso messa a confronto. Definita il "salotto buono" della città, ospita negozi e bar, ed è sempre stata punto di riferimento per attori, cantanti ed impresari teatrali che si incontrano per trovare scritture ed organizzare spettacoli.

      Nei primi tempi fu sede di alcune sale cinematografiche ed anche del celebre Salone Margherita.

      

Galleria Vittorio Emanuele III Principe di Napoli



      



      L'assetto urbanistico, che interessava la zona tra il Palazzo degli Studi (oggi Museo Nazionale),via Costantinopoli e si estendeva fino al largo Mercatello (l'attuale piazza Dante), reso necessario dopo la demolizione dei pubblici granai e l'abbattimento della Porta vicereale di Costantinopoli, prevedeva l'apertura di una strada (l'attuale via Pessina), quale prolungamento di via Toledo, e la realizzazione di una Galleria coperta da struttura in ferro e vetro I lavori per la costruzione della Galleria Vittorio Emanuele III principe di Napoli, iniziati nel 1870 terminarono nel 1883.



      Il risultato finale non fu certamente quello desiderato, le facciate degli ingressi da via Bellini, via Enrico Pessina e piazza Museo presentano porticati che male si inseriscono nel l'ambiente circostante, le scalinate costruite per superare i dislivelli, certamente non ne facilitano l'accesso, la mancanza del quarto braccio, che non fu possibile costruire per la presenza della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, ed infine, l'interno dove la parte in muratura male si fonde con la struttura portante in ferro e vetro non l'hanno mai resa appetibile agli operatori commerciali. Pertanto essa ospita solo uffici comunali e privati. Raramente mostre e fiere.

      

Galleria di Palazzo San Giacomo



      



      La Galleria di Palazzo San Giacomo, il passaggio coperto da una struttura in ferro e vetro, fra piazza Municipio e via Toledo, progettata e costruita nel 1825 da Stefano Gasse, rappresenta il primo manufatto di questo tipo costruito in Italia e quindi un primato per Napoli. L'ingresso è all'interno di Palazzo San Giacomo che attraversando anche il vecchio edificio del Banco di Napoli usciva su via Toledo. L'elegante opera era luogo di convegno e di passeggio per dame e gentiluomini dell'epoca.

      Nel 1939, in occasione del quarto centenario della sua fondazione, il Banco di Napoli decise di darsi una nuova sede, il vecchio edificio veniva demolito e con esso buona parte della Galleria. La parte ancora esistente in Palazzo San Giacomo fu dimenticata, destinata ad altri usi. Al suo interno furono allestiti servizi igienici per dipendenti comunali e depositi.



      Per interessamento dell'ex assessore Rusciano, i circa venti metri restanti della Galleria furono riportati alla luce e ristrutturati. L'idea era quella di destinare questo spazio ad esposizione di disegni e progetti del Comune. Purtroppo a distanza di anni di questa idea non si hanno più notizie.


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Napoli, 23/01/2013 ore: 12.56