Gioiello di età normanna
Ad arricchire il patrimonio artistico della città è stata riaperta al pubblico, dopo decenni di restauro, la chiesa di San Giovanni a mare, cosi denominata perchè quando fu costruita il mare ne lambiva quasi le mura. Il tempio, è l'unico esempio di edilizia religiosa a Napoli in età normanna e quindi la costruzione risulta essere una testimonianza architettonica di notevole interesse culturale.
Fondata nel XII sec., utilizzando una preesistente struttura, di cui tuttora rimangono parti visibili, fu annessa all'ospedale di San Giovanni eretto dai cavalieri dell'Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, divenuto poi di Malta, per accogliere coloro che tornavano malati dalla Terrasanta.
Nel 1336 per volontà di fra Domenico Alemagna fu ampliata e rimaneggiata e dopo il terremoto del 1456, venne sottoposta a restauro.
Soppresso l'Ordine, l'ospedale fu ridotto a private abitazioni, mentre la chiesa fu data nel 1828 alla Diocesi che la eresse a Parrocchia.
Il campanile in tufo con rivestimento in piperno è coperto dagli edifici circostanti che lo sovrastano. Nella chiesa si accede di lato in corrispondenza della seconda campata destra, attraverso un portale medievale del XII sec., preceduto da un atrio. All'interno risulta evidente nel nucleo centrale, tre navate con archi poggiati su colonne di spoglio con capitelli di diverso disegno, un primo impianto romano (XI-XII sec) cui fu aggiunto nel '200 un secondo transetto che termina con cappelle a fondo piano di tipo cistercense. Nel pavimento di questo transetto, in corrispondenza della navata centrale, si possono ammirare, ricoperte da lastre di cristallo le strutture di fondazione dell'abside circolare con cui terminava la fabbrica normanna.
Le tre absidi a crociera con costoloni in tufo si aprono verso il transetto con ogive, anch'esse in tufo giallo. E' imporante l'arco ribassato durazzesco-catalano, che inquadra la cappella centrale con l'altare maggiore.
La chiesa fu ampliata e rimaneggiata nel XIV e soprattutto nel XV sec. quando furono aggiunte le cappelle laterali, tra cui quella del Salvatore con ampio arco durazzesco-catalano in piperno e quella dedicata allo Spirito Santo o S.Anna con arco a tutto sesto in piperno dedicate a San Lazzaro con arco cinquecentesco e a Santa Barbara con arco a tutto sesto quattrocentesco.
E' tradizione che dinanzi al Crocifisso, in una delle cappelle, avesse pregato Santa Brigida quando venne a Napoli al tempo di Giovanna (1343-1381), perciò in questa chiesa si celebrava una volta con molta solennità la festa di Santa Brigida.