Scala

Tra le gemme della costiera Amalfitana

      



      Scala, situata al centro della catena dei Monti Lattari, è divisa in sei contrade. Tra le gemme della Costiera, Scala è immersa nel verde dei boschi, uliveti e terrazzi di viti; si gloria di origini antichissime avvolte dalla leggenda. Scala, detta la leonessa di Amalfi, fu l'acropoli della repubblica Amalfitana e ne segui le prospere e avverse vicende. La storia della cittadina a poca distanza da Ravello, si legge nella testimonianza delle sue torri, dei suoi castelli e delle sue chiese.

      La cattedrale di S. Lorenzo, risalente al XII secolo, ha una pianta semplice, tipica dello stile basilicale romanico: tre navate, il transetto, tre absidi. Il pavimento è in cotto e nella navata centrale è racchiuso da una fascia floreale con al centro lo stemma di Scala. Il pavimento del transetto è invece in maiolica con al centro, debitamente incorniciata, la gratico la di S.Lorenzo.



      Il soffitto, di alto valore artistico, lascia ammirare sia nella navata centrale che nel transetto gli ornati decorativi del pittore Giovanni de Simone e le grandi tele rappresentanti scene della vita di S. Lorenzo. Vi è custodita anche una mitra vescovile ricca di smalti, pietre preziose e formelle d'oro. Fu donata nel 1270 da Carlo I d'Angiò.

      La Cripta del Crocifisso occupa l'intero spazio corrispondente al transetto della chiesa superiore ed è divisa in due navate da quattro colonne e presenta sul lato maggiore tre absidi. Le volte sono decorate da finissimi arabeschi in stucco bianco su un delicato fondo di colore rosa pallido. Due grandi finestroni ogivali inondano di luce il luogo.

      A cavallo della Valle del Dragone, sotto uno sperone roccioso da dove lo sguardo si allunga fino a raggiungere l'azzurro del mare che si perde nel cielo, si trova una grotta solitaria e suggestiva, cara ai padri redentoristi di tutto il mondo. In questa grotta S.Alfonso de Liguori, amava ritirarsi e pregare ed ebbe la rivelazione della Vergine. Lasciata l'auto, si potrà effettuare un percorso artistico naturalistico di indubbia bellezza, tra Amalfi, Scala e Ravello.

      La suggestiva località è stata meta dei Giornalisti Europei, in giro per l'Italia sui percorsi giubilari, in vista del 2000.

      La delegazione dell'Age, insieme ad una folta rappresentanza della Federazione Relazioni Pubbliche, dopo aver raggiunto Scala dove sono stati ricevuti dal sindaco Lorenzo Ferrigni, dal presidente dell'Ept di salerno, Antonio Pagano; accompagnati dal padre provinciale dei redentoristi hanno raggiunto Pagani e visitato la tomba di Sant' Alfonso e il museo annesso alla Basilica. Significativa la cerimonia della consegna di una targa ricordo da parte dell'Age e della Ferpi al padre provinciale Antonio di Masi, eccellente cicerone sui percorsi di Sant'Alfonso.


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Napoli, 23/01/2013 ore: 13.12