Seggi e Tribunale di San Lorenzo
L'ordinamento amministrativo in vigore a Napoli dalla fine del '200 alla proclamazione della Repubblica del 1799 era basato sul Tribunale di San Lorenzo e sull'organizzazione della città in Sedili.
I Sedili, detti anche Seggi o Piazze, erano nati - come è stato pubblicato nell'Agenda per il Cittadino del Comune di Napoli - in epoca medievale come punto di aggregazione nei quartieri delle famiglie nobili che, per discutere e trattare di affari sia privati che pubblici, si riunivano in appositi edifici posti ai quadrivi delle strade: si trattava generalmente di portici chiusi da cancelli, con una sala per le assemblee ed un ambiente più piccolo per le riunioni ristrette.
Per contenere il potere dell'aristocrazia i sovrani angioini (1266/1442), introdussero un nuovo sistema di governo: ridussero il numero dei Sedili dei nobili da 29 a 5 (Capuana, Montagna - nel quale fu incorporato l'antico Sedile di Forcella - Nido, Porto e Portanova) e istituirono un Sedile per il popolo; per la direzione della città crearono il Tribunale di San Lorenzo di cui facevano parte gli Eletti dei Sedili nobili e, a partire dalla fine del '400, in maniera stabile anche del rappresentante del Sedile del popolo.
Ogni Sedile o Seggio era governato da sei cavalieri o deputati che costituivano la magistratura. Alle riunioni partecipava anche l'Eletto del popolo con due consultori. Ai Sedili nobili spettava l'elezione del Sindaco che rappresentava la città nei parlamenti generali del Regno e nelle cerimonie solenni e pubbliche.
Ogni Sedile aveva uno stemma : Capuana un cavallo frenato in campo azzurro; Forcella uno scudo rosso e oro con una pergola o forca scorciata ad ipsilon; Montagna tre monti verdi in campo d'argento; Nido un cavallo sfrenato in campo d'oro; Porto un villoso Orione con, nella mano destra, un pugnale con la punta rivolta in basso; Portanova una porta d'oro in campo azzurro; il Sedile del Popolo una P maiuscola in campo oro e rosso. Le rappresentazioni degli stemmi dei Sedili sono visibili sulla facciata del campanile della chiesa di San Lorenzo, in via Tribunali e in uno dei saloni, al secondo piano di palazzo San Giacomo, sede del Municipio di Napoli.
Il Tribunale di San Lorenzo costituiva il potere esecutivo nell' amministrazione della città ed era formato dagli Eletti dei Sedili. Per svolgere la propria attività il Tribunale si avvaleva delle Deputazioni, identificabili con gli odierni Assessorati, con funzioni nominate dagli Eletti.
Proclamata la repubblica, nel gennaio del 1799 i Sedili furono sciolti e al posto della vecchia magistratura Municipale si installò in San Lorenzo la Muicipalità Provvisoria di Napoli, creata dai francesi e composta da molti membri della vecchia nobiltà.
In sostituzione dei vecchi quartieri la città fu divisa nei 6 cantoni di Sannazzaro, Monte Libero, Colle Gianone, Umanità, Sebeto, Masaniello.
Caduta la Repubblica e tornato a Napoli i Borboni, con l'editto del 25 aprile 1800, furono definitivamente aboliti il Tribunale di San Lorenzo e i Sedili. Il governo della città fu affidato al regio Senato, composto da otto senatori nominati dal re.
Con la successiva occupazione francese, nel 1806 al posto del Regio Senato fu nominato un Decurionato, composto da persone scelte tra proprietari, professionisti, artigiani e commercianti, con compiti di assemblea deliberativa.
Infine con la restaurazione Borbonica si mantenne in gran parte l'ordinamento introdotto nel decennio francese che, in buona sostanza, rimase in vigore fino alla proclamazione dell'Unità d'Italia.
In occasione del Maggio dei Monumenti, l'associazione "Napoli è " organizza il palio dei Sedili. Dal 22 al 28 maggio ci saranno mostre, convegni, concorsi fotografici, ricostruzione storica, corteo in costumi del '400, Palio dei sedili in piazza Mercato.