Slovenia: piccola ma bella

      Piccola ma bella, lo slogan della Slovenia. Meta preferita da aficionado di sale da gioco, l'ex repubblica jugoslava, alle porte di Trieste, punta da qualche tempo al turismo culturale, sportivo e salutare. Dopo la caduta della cortina di ferro, la Slovenia è stato il primo paese Jugoslavo a cercare un nuovo destino nel cuore dell'Europa. La sua annessione il prossimo anno e con l'accordo di Schengel i viaggiatori non dovranno più esibire documenti alle frontiere. Meno di due milioni di abitanti, gruppi etnici sloveni, croati, serbi e bosniaci confina con l'Italia, Austria, Croazia, Ungheria il Mar Adriatico.

      Lubiana, la capitale racchiude numerose testimonianze dei vincoli storici con il nostro paese e l'Austria. Attraverso il ponte dei Draghi o qualsiasi passerella del fiume Ljubijanica si arriva al centro antico con palazzi in stile rinascimentali, barocchi o liberty.

      La costa slovena è il proseguimento dell'Istria italiana. Dopo appena 15 chilometri da Trieste s' incontra la grande scogliera di Struniano che si tuffa nel mare e da oltre cento metri d'altezza, offre una magnifica vista. Scendendo le celebri saline di Sicciole, dove si pratica la talassoterapia, conosciuta già nel XIII sec., in una riserva naturale con oltre 200 specie di uccelli. Già in epoca rinascimentale, la Slovenia contava 15 stabilimenti che ancora oggi rappresentano le fondamenta del turismo termale. Alle cure naturali, come il fango delle saline, l'acqua di mare e l'Acqua madre che secondo la tradizione erano usati dai soldati romani e nel sec. XII dai benedettini del monastero di S.Lorenzo, oggi si è passati ai peeling e impacchi al cioccolato, alle alghe, al miele, all'argilla verde, all'uva. Proseguendo Capodistria, Isola e Pirano, cittadine medievali. Portorose (Porto delle rose) in riva al mare risale al 1200, oggi la città è un animato centro turistico con locali, ristoranti, alberghi e sale congressuali. Il Casinò, più grande d'Europa, le Terme, il porto turistico e l'aeroporto per velivoli sportivi. Poco distante dal litorale i piccoli e caratteristici villaggi dell'Istria Slovena. A Hrastovije nella chiesa della SS.Trinità, sono conservati alcuni affreschi gotici di notevole interesse come la danza macabra.

      Dal mare alla montagna, non può sfuggire Kranjska Gora, nel punto d'unione di tre confini: Slovenia, Italia e Austria, famosa per la coppa del mondo di sci alpino e i record di salto e volo con gli sci, raggiunti sui trampolini di Planica. Nei fiumi si pratica il kayak o rafting, la discesa dei canaloni e delle gole. A poca distanza il Triglav, parco nazionale.

      Molto familiari agli italiani, le grotte di Postumia, un intreccio di 20 chilometri con oltre seimila grotte e abissi carsici, alcune accessibili ai comuni visitatori, altre agli speleologi. L'acqua superficiale, che ha in soluzione anidride carbonica, dissolve chimicamente il calcare, per poi ridepositarlo sotto forma di stalattiti, stalagmiti, formando spettacolari sculture. All'interno una gran sala ipogea che può contenere diecimila persone e spesso ospita concerti e spettacoli. Dall'inizio di questo secolo la grotta si può percorrere per un buon tratto a bordo di un trenino. Non è raro incontrare il proteo (Proteus anguinus), l'abitatore più famoso delle tenebre. Si tratta di una salamandra acquatica che può raggiungere anche i 30 centimetri, con la coda schiacciata e soltanto due dita nelle zampe posteriori. Altro abitatore, il roditore campagnolo che convive con cinque specie di pipistrelli. Una menzione a parte merita la grotta di Mahorcic, nella quale vi sono diversi laghi e cinque cascate. Le grotte di Skocjan, San Canziano, il nome italiano, sono riconosciute dall'Unesco come patrimonio naturale e culturale; il fiume Reka scava al loro interno un canyon sotterraneo lungo 1400 metri e profondo 150. Le grotte krizna Jama, vista la vastità si visitano in barca e a renderle più spettacolare ci pensa la fioca illuminazione con lampade di acetilene. Scoperte intorno al 1200, sono le grotte più visitate d'Europa. Questa rete sotterranea raggiunge anche Trieste. A dieci chilometri dalle grotte di Postumia, il castello di Predjama, nel mezzo di una parete che cade a picco per 123 metri. Il maniero sorgeva in un primo tempo ben dentro la grotta, l'aspetto odierno risale al 1200. La leggenda racconta che il castello fu costruito da un ardito e ribelle signore, il cavaliere predone Erasmo. Altra fortezza, il Castello di Otocec. Sorge su un isolotto del fiume Krka. Tutte le località citate distano fra loro pochi chilometri.


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Napoli, 23/01/2013 ore: 15.34