Ingresso agli Inferi
Fenomeno unico in Europa. Il paesaggio desertico, appare quasi irreale. Al centro il vulcano, dal vasto cratere ellittico (m.770), risale a circa 4000 anni fa ed è l'unico dei Campi Flegrei ancora attivo con impressionanti manifestazioni fumaroliche.
Molto chiare, biancastre appaiono le sue pareti a causa delle numerosissime fumarole che sprigionano esalazioni sulfuree dall'odore tipico. La zona era già nota ai romani come Forum Vulcani, il mitico ingresso agli Inferi.
L'ultima eruzione, peraltro, storicamente non accertata, risalirebbe al 1198. La visita con la guida consente di assistere a fenomeni naturali di grande interesse. Numerose le fumarole con l'emissione di gas solfurei che per condensazione danno luogo a depositi di zolfo. I romani chiamavano la zona Colles Leucogei per le formazioni bianche (dal greco leukos-bianco) che vi si rapprendevano.
Nella zona di maggiore attività, vi è una stazione di monitoraggio del fenomeno ed è ancora presente il vecchio osservatorio dello scienziato tedesco Friedlander. E' questa, di solito, la zona in cui le guide danno luogo ad una suggestiva dimostrazione di uno dei fenomeni: la concentrazione di gocce microscopiche di vapor acqueo su particelle e ioni presenti nell'aria che provocano, in apparenza, un aumento delle emissioni delle bocche.
La Solfatara di Pozzuoli fu, fino a tutto il 1800, una rinomata stazione termale. Le stufe, dette l'una del Purgatorio e l'altra dell'Inferno, erano utilizzate come saune naturali e per le inalazioni dei vapori sulfurei ritenuti idonei alla cura delle affezioni respiratorie. Nelle adiacenze si rintracciano allume e cristalli di zolfo.
A poca distanza la fangaia, alimentata da numerose piccole fumarole e da acqua termale che ribolle alla temperatura di 160° c, fango naturale ritenuto eccellente per la cura dei reumatismi. Dal vecchio pozzo, conosciuto sin dal Medioevo, si attingeva acqua termominerale ritenuta miracolosa per la cura della sterilità e delle ulcere.
La Solfatara rappresenta l'epicentro del fenomeno ciclico di innalzamento ed abbassamento del suolo dei Campi Flegrei denominato bradisismo. Per i turisti è aperto tutto l'anno il Camping Internazionale circondato da querce, acacie e corbezzoli. Presso la Solfatara (il nome deriva dal tardo latino Sulpha Terra) subì il martirio San Gennaro, a poca distanza, sulla via Domitiana, sorge il Santuario del Patrono di Napoli.