Storia del San Carlo

Vita e splendori del Teatro

      



      Il Teatro San Carlo di Napoli è uno dei più antichi d'Europa. Fu costruito per volontà di Carlo di Borbone nel 1737, quarantuno anni prima della Scala. Era il 4 marzo quando l'architetto Giovanni Angelo Medrano e l'appaltatore Angelo Carasale firmarono quel contratto che li portò a terminare l'opera in otto mesi e a far si che venisse inaugurata il 4 novembre 1737, giorno dell'onomastico del sovrano.

      Achille in Sciro del Metastasio, musicata da Domenico Sarro, costitui la rappresentazione inaugurale e secondo un'usanza dell'epoca, fu una donna ad interpretare la parte di Achille: Vittoria Tesi, affiancata da Anna Peruzzi e dal tenore Angelo Amoreli.

      In breve tempo il San Carlo divenne una grande attrazione anche per gli stranieri che già allora intervenivano da ogni parte per godere non solo della grandiosità degli spettacoli, ma anche per ammirare la magnifica architettura, le decorazioni in oro, i ricchi addobbi in azzurro, colore ufficiale della casa borbonica.



      Il teatro dell'opera di Lisbona, sul finire del '700, fu progettato a somiglianza del nostro Massimo, considerato uno dei più belli d'Europa. Anche il teatro portoghese fu chiamato S.Carlos in onore di Donna Carlotta Gioacchina, sposa del principe ereditario Don Joao.

      Purtroppo il 12 febbraio 1816, un incendio distrusse completamente lo splendido teatro e i giornali di tutta Europa ne dettero notizia. Fu allora che re Ferdinando I di Borbone, sei giorni dopo l'incendio, affidò all'architetto Niccolini l'incarico di ricostrire al più presto il San Carlo. E fu ancora un record: dieci mesi dopo, con grande ammirazione di tutti, il Teatro era già risorto, tale e quale com'era prima dell'incendio: venne solo migliorata l'acustica e ingrandito il palcoscenico. Giuseppe Cammarano dipinse il soffitto che tuttora adorna la sala: vi è raffigurato Apollo che presenta a Minerva i più grandi poeti del mondo.

      

La seconda inaugurazione avvenne il 12 gennaio 1817 e in quella circostanza, cosi si espresse Stendhal nell'ammirare la nuova stupenda opera d'arte: "La prima impressione è quella di essere piovuti nel palazzo di un imperatore orientale. Non c'è nulla in tutta Europa che non dico si avvicini a questo teatro, ma ne dia la più pallida idea, gli occhi sono abbagliati, l'anima rapita..."

      Nella prima metà dell'800 al San Carlo arrivò Gioacchino Rossini, come direttore artistico. Gli successe Gaetano Donizetti e nel 1872 fu la volta di Giuseppe Verdi. I migliori cantanti dell'epoca calcarono le scene del nostro Massimo, da Ferdinando de Lucia a Roberto Stagno, da Gilda dalla Rizza a Gemma Bellincioni, da Tito Schipa a Beniamino Gigli. Durante la seconda guerra mondiale il San Carlo fu requisito dalle autorità militari alleate e gli spettacoli furono destinati alle truppe. Nel 1948 finalmente il teatro risorse a nuova vita. Sono consentite visite guidate.



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Napoli, 23/01/2013 ore: 15.23