Macellum puteolano
Via Serapide, nei pressi del porto
Durante lo scavo, nel 1750, fu rinvenuta una statua del dio egizio Serapis e, pertanto, fu ritenuto un tempio. In realtà, si tratta del macellum, cioè il mercato pubblico della romana puteoli, costruito nel periodo imperiale.
Si trova in prossimità dell'area portuale ed è ritenuto uno degli emblemi dei Campi Flegrei. Le tre colonne in marmo cipollino presentano evidenti tracce di fori praticati dai litodomi (mangiatori di pietra) che testimoniano il movimento bradisismico della zona.
Il complesso consisteva di un cortile porticato e fiancheggiato da botteghe con al centro un podio circolare, rialzato su cui si ergevano 16 colonne corinzie che reggevano una cupola conica o emisferica, con al centro una fontana e, intorno, statue onorarie.
I fori lasciati dai litodomi (molluschi che vivono a pelo d'acqua) sui fusti di queste colonne permettono di riconoscere i vari livelli raggiunti dal mare nei diversi periodi, che si susseguono alternati, di abbassamento e innalzamento del suolo. Le tre colonne di cipollino sono il campanello d'allarme per gli abitanti dell'antica puteoli.