La Ferrari in chicchi d'uva
Tutti gli anni, a Solopaca, in provincia di Benevento, a metà settembre, l'estate si conclude con la festa dell'uva, una tradizione che ha radici molto antiche.
Tra le colline coltivate a vigneto, nelle vie del paese, fanno bella mostra i carri con i modelli di monumenti famosi ricoperti da migliaia di succosi chicchi d'uva.
La sagra risale al XVII secolo, quando la confraternita dei devoti "Dei Dolori di Maria Santissima", ogni seconda settimana di settembre raccoglieva dai contadini l'uva migliore per offrirla alla Madonna dell'Addorata come ringraziamento per il buon raccolto.
Il giorno della festa, l'uva, insieme ad altri doni, veniva trasportata nella piazza principale del paese con carri trainati da buoi.
Risale ai primi del novecento l'evoluzione di questa tradizione, quando l'uva veniva raccolta in grappoli per addobbare i carri, assumendo forme allegoriche e simboliche. Caduto per un lungo periodo in oblio, la festa è stata ripresa nel 1977 passando da una fase più spiccatamente religiosa ad una configurazione folkloristica e popolare, con il fine di esaltare il prodotto tipico locale, il vino.
Da allora sono stati valorizzati aspetti diversi, come l'estensione della festa ad un'intera settimana, l'introduzione di stands gastronomici; inoltre il paese è stato suddiviso in rioni che si distinguono in base ai colori dei loro stendardi, riprendendo motivi e temi relativi alla originaria storia di Solopaca.
Ma sopratutto si è avuta una rivoluzione nella tecnica dell'allestimento dei carri: dall'accumulo dei grappoli d'uva sul carro si è passati al paziente e difficoltoso lavoro di incollare l'uva chicco per chicco, ottenendo cosi soggetti più precisi e sofisticati e scenari più suggestivi.
I carri allegorici di quest'anno hanno visto in prima fila la Ferrari, la testa rossa di Maranello, costruita con i chicchi d'uva della vendemmia appena iniziata. Altri soggetti sono l'avvocato Agnelli per i cento anni della Fiat, Sofia Loren, il Papa e il Giubileo, l'Eclisse. Negli anni scorsi molto apprezzati furono il Duomo di Pisa, la Chiesa della salute di Venezia e molti altri monumenti della nostra bella Italia.